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Arte e cultura su muro

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Ho scattato questa foto a Volano una frazione che fa parte del comune di Codigoro, in provincia di Ferrara, nella regione Emilia-Romagna, perché attirata dall’immagine dell’airone, che trovo molto bella. In seguito ho notato anche la parte scritta che è tratta da un romanzo di Giorgio Bassani e che riporto qui di seguito:

Per notizie su Giorgio Bassani cliccare sul QUI oppure QUI

IL LIBRO

Nel primo dopoguerra, in un nebbioso dicembre che invade le campagne ferraresi anestetizzandole con la sua penetrante umidità, il proprietario terriero Edgardo Limentani decide di riprendere un’abitudine abbandonata da molti anni, dedicandosi a una solitaria battuta di caccia sulle sponde limacciose del Po. Ma già durante la meticolosa preparazione mattutina viene sopraffatto da un’invincibile stanchezza e ripugnanza per tutto ciò che lo circonda, a cominciare dal suo stesso corpo

“Come era meschino e antipatico anche il suo viso, come era assurdo!”

descritto con implacabile e disgustata severità nelle sue esigenze fisiologiche.
Anche la vicinanza della moglie volgare e avida, la bambina indifferente, la madre senescente e smemorata, i domestici pigri, le trattorie fumose e dozzinali non fanno che aumentare il suo fastidio insopprimibile per la vita: “non c’era più niente che non lo urtasse, non lo ferisse…”. Immerso in un “cupo pozzo di tristezza accidiosa”, qualsiasi cosa gli provoca “il consueto, amaro senso di estraneità, quasi di repulsione”, e la giornata di caccia in cui non riesce a sparare un colpo (mentre osserva la natura, gli uccelli, l’agonia di un airone ucciso con crudele e gratuita noncuranza), diventano metafora della sua banale esistenza:

“Come diventava stupida, ridicola, grottesca, la vita, la famosa vita… E come ci si sentiva bene, immediatamente, al solo pensiero di piantarla con tutto quel monotono su e giù di mangiare e defecare, di bere e orinare, di dormire e vegliare, di andare in giro e stare, in cui la vita consisteva!”

La realtà ambigua, l’opportunismo politico di ogni ambiente, i tradimenti coniugali, la cupidigia economica da cui si vede assediato vengono osservati dal protagonista come attraverso una spessa lastra di vetro, che lo difende e insieme lo separa da tutto: e Giorgio Bassani, in questo bellissimo romanzo, L’airone, che gli valse il Campiello nel 1969, accompagna il lettore con essenziale misura verso un finale inevitabile e tragico. (tratto da SOLOLIBRI.NET )

Non ho letto questo libro, ma ammetto che mi attira molto e penso che ben presto lo acquisterò.

Anna Magnani

Davanti all’entrata della Cineteca di Bologna, ho fotografato queste immagini appese ad una cancellata, tratte da film interpretati dalla grande attrice Anna Magnani.
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Vi era anche una spiegazione per queste immagini,  posta dal Comune e dalla Cineteca, vi riporto il testo integrale:

Dal 9 maggio 2015, lo spazio antistante Piazzetta Pasolini ha un nome. Quello di un’icona del cinema italiano: Anna Magnani. Nell’ambito del progetto di riqualificazione e pedonalizzazione di via Azzo Gardino, il Comune di Bologna ha ristrutturato la nuova Piazzetta Anna Magnani, affidandone una parte alla Cineteca di Bologna, che fin da subito lo utilizzerà per ospitare il Mercato della Terra e, in futuro, anche altri mercato, temporanei, creativi e innovativi, che rendano la Manifattura delle Arti un luogo sempre più vivace e a misura di cittadino.

 

Ti ho sentito gridare Francesco dietro un camion e non ti ho più dimenticato.

– Giuseppe Ungaretti –

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ecco… la Casilina,
su cui tristemente si aprono
le porte della città di Rossellini…
Ecco l’epico paesaggio neorealista,
coi fili del telegrafo, i selciati, i pini,
i muretti scrostati, ma mistica
folla perdura nel daffare quotidiano,
le tetre forme della dominazione nazista…
Quasi emblema, ormai, l’urlo della Magnani,
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
risuona nelle disperate panoramiche,
e nelle sue occhiate vive e mute
si addensa il senso della tragedia.
E’ lì che si dissolve e si mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi

– Pier Paolo Pasolini –

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E’ un bell’animale Anna Magnani, un animale stupendo, pantera o cavallo in libertà. Caracolla attraverso gli aridi copioni col sesso in faccia, poi si scatena, poi alza le gambe anteriori e si scopre per il gusto di scoprirsi…
Chiedete ad Anna perché lo fa. Non saprà rispondere. Perché è pantera o cavalla senza briglie. A lei certo è sufficiente…

– Michelangelo Antonioni –

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Museo a cielo aperto

Opere e sculture dell’artista Enrico Menegatti di Codigoro, costruite lungo l’arenile che unisce il Lido di Volano al Lido delle Nazioni (lidi del Comune di Comacchio). In un’intervista rilasciata ad un quotidiano l’artista afferma: ” E’ nato tutto quasi per caso. Camminavo lungo la spiaggia e ho visto un ramo, pensando fra me come somigliasse alla coda di un cavallo, poi proseguendo un altro e mi sono detto, sembra una zampa”.  L’intervista prosegue e l’artista spiega come raccogliendo i rami ed assemblandoli ha creato le sue opere, come se la natura gli avesse suggerito che componendoli quelli che sembravano semplici rifiuti del mare, potevano quasi riprendere vita!

Per queste sue opere, Enrico Menegatti ha ricevuto richieste d’acquisto per una mostra, ma ha preferito al momento lasciarle dove le ha create, anche se c’è il rischio che le mareggiate possano distruggerle. Il suo scopo è quello di dimostrare come l’artista con i suoi occhi sappia vedere nel quotidiano e far emergere opere che ai più sembravano solo pezzi di legno sparsi casualmente sulla spiaggia dopo un viaggio in mare. (parole dell’autore dell’articolo)

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lettera

 

Accanto a una delle opere c’è anche, dentro ad una specie di bacheca per protezione, una lettera scritta dall’artista  che ha dato voce a: “Un piccolo legno di mare”.

A me è piaciuta moltissimo, per leggerla è sufficiente cliccare sulla foto per poterla visualizzare a grandezza naturale. Spero vi piaccia!

Buona lettura!  …..

Saluti a tutti, Patrizia

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