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Urbania è un piccolo comune della provincia di Pesaro-Urbino. Conosciuta con il nome di Casteldurante, cambiò denominazione in quella attuale in onore di Papa Urbano VIII. È divisa in quattro quartieri (Porta Parco, Porta Cella, Porta Vecchia, Porta Nuova) e presenta nel nucleo storico costruzioni di vari periodi. Fra tutte emerge la vasta mole del Palazzo Ducale (sec. XV-XVI), già appartenuto ai Brancaleone, primi feudatari di Casteldurante, oggi sede della Biblioteca Comunale, degli Archivi Storici, del Museo Civico e del Museo della Civiltà Contadina.
Fra gli edifici sacri vanno ricordate la rinascimentale Chiesa del Corpus Domini, la barocca Chiesa di S.Caterina, la settecentesca Chiesa di S.Francesco e la coeva Cattedrale con annesso Palazzo vescovile, oggi sede del Museo Diocesano. Celebri in tutto il mondo sono le antiche ceramiche di Casteldurante, prodotte dagli abili maiolicari che, favoriti dalla corte roveresca, poterono giovarsi della collaborazione di pittori famosi, dando vita al genere dello ‘Istoriato’ che ha reso celebri Maestri come Zoan Maria, Simone da Colonella, i Dolci e i Fontana, insieme con Cipriano Piccolpasso, autore del trattato “Li tre libri dell’arte del vasaio” (1548).
Urbania è anche conosciuta per la Chiesa dei Morti con il bel portale gotico
e il macabro ‘Cimitero delle mummie’, dove sono esposti i 18 corpi mummificati naturalmente, infatti sono stati ritrovati intatti al momento della riesumazione. Qui i particolari.
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