All’inizio dei mesi invernali una cavalletta ha cercato ripararo nel corridoio di casa mia, si è attaccata al manico della scopa e non si è più mossa. Piano piano mi sono avvicinata, ho notato che non scappava perché gli mancava una zampa di quelle usate per fare i salti. Allora ho provato, anche se sapevo sarebbe stato difficile, di salvarla. Ogni giorno attaccavo un po’ di foglioline al manico della scopa e lei mangiava di buon gusto. Le ho anche fatto un piccolo video dove si vede benissimo che mangia la fogliolina. Però dopo una settimana non ha più voluto saperne di mangiare e… Peccato, mi è molto dispiaciuto non essere riuscita a salvarle la vita.
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Un dolce pettirosso
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Il pettirosso è un piccolo uccello passeriforme dalla forma rotonda e dai grandi occhi, che sotto l’aspetto dolce e mansueto nasconde un’indole orgogliosa e aggressiva. Si muove sul terreno con lunghi balzi, curvandosi per un paio di passi e poi arrestarsi improvvisamente in posizione eretta, facendo vibrare ali e coda come per mettersi in mostra. Se la sua attenzione viene attirata da qualche cosa, inclina il corpo da lato a lato, muovendo sia le ali che la coda. Il suo habitat naturale è nei boschi di conifere ma sa anche adattarsi in zone con giardini, siepi, parchi e boschetti.
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Nella stagione degli amori, il Pettirosso corteggia la femmina, arruffando le piume del capo e della gola e offrendole del cibo. Le coppie si formano già alla fine dell’inverno. Costruisce il nido tra le spaccature dei tronchi d’albero, oppure ai piedi delle siepi, in una piccola cavità vicino al suolo, ben nascosto tra foglie di edera; nido che si presenta come una piccola coppa rotonda di steli intrecciati, imbottito di foglie, piccole radici, muschio o peli.
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Tra la fine di aprile e l’inizio di Maggio vengono deposte le uova di colore bruno-pallido, che la femmina cova per circa due settimane. I pulcini vengono allevati da entrambi i genitori per circa un paio di settimane. Questo passeriforme si nutre principalmente di piccoli molluschi, lombrichi, insetti e larve, ma anche dei frutti che offre il bosco: bacche, more, mirtilli, ribes, fragole, lamponi, di cui è molto goloso.
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La gazza
La gazza è un uccello diffuso in tutta Europa e appartiene all’ordine dei corvidi. Solitamente vive nelle campagne coltivate e aperte, ma si insedia anche in giardini e parchi urbani. E’ un grosso uccello bianco e nero, le parti superiori possono variare, secondo la luce, dal blu porpora al verde smeraldo; ha una lunga coda e il suo verso di richiamo è molto aspro.
Vive in gruppi di due o tre elementi, ma può anche formarne di più numerosi, soprattutto durante l’inverno. Si nutre di carogne, frutti, ragni e insetti; a volte anche di uova di altri uccelli. Il suo nido, costruito su alberi alti, è solitamente grosso, intonacato di fango e provvisto di una cupola che fa da tettoia. Da metà marzo in poi, vi depone da 5 a 7 uova (un covata annua), che vengono incubate dalla femmina per 21-22 giorni. I piccoli prendono il volo a 24-30 giorni.
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Lasciarsi il passato alle spalle…
Cimici in accoppiamento
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La Halyomorpha halys è una cimice marrone-grigiastra di origine asiatica, lunga dai 12 ai 17 centimetri, potenzialmente molto dannosa e colpisce soprattutto piante da frutto, viti e ortaggi, piante ornamentali. L’insetto non punge l’uomo e non trasmette malattie. In autunno gli adulti si uniscono per svernare, cercando rifugio presso le abitazioni o in anfratti naturali. In aprile-maggio fuoriescono dai rifugi invernali e tornano sulla vegetazione, dove si nutrono e si accoppiano. Le femmine depongono uova a gruppi di 20-30 nella parte inferiore delle foglie, tra giugno e luglio. Nelle regioni più fredde si accoppia e depone uova una sola volta, mentre in quelle subtropicali può arrivare anche a 4-6 accoppiamenti.
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