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Per ricordare quanto è successo il 27 novembre 2000, la Consulta Popolare di Comacchio e le persone che cercano di difendere l’Ospedale San Camillo, sono tornate in piazza per una fiaccolata ieri sera alle ore 18:30 circa partendo proprio dal piazzale dell’Ospedale. Per ricordare il tentativo fallito di chiudere l’ospedale di Comacchio, fallito grazie all’impegno di un nutrito numero di cittadini che si è opposto strenuamente a questa chiusura.
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Dal Quotidiano “La Nuova Ferrara”:
«È scandaloso che dopo 17 mesi dalla richiesta, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale per un incontro con il presidente della Regione Vasco Errani – dichiara Manrico Mezzogori (presidente della Consulta Popolare) – solo ora sia arrivata la disponibilità ad incontrare i rappresentanti istituzionali del Comune. Manca la conferma dell’orario. Dopo che nel gennaio del 2010 Errani ha partecipato in pompa magna all’inaugurazione dei poliambulatori del San Camillo, esaltando la conquista dei cittadini comacchiesi, ora dovrà spiegare le ragioni per cui non vengono rispettati gli accordi sottoscritti nel 2001 e nel 2006». Mezzogori, rilanciando l’importanza strategica del documento unitario uscito dalla commissione speciale sanitaria del 5 novembre scorso, sottolinea che «è doveroso da parte della cittadinanza sostenere questa proposta ben ponderata e sostenibile sia per i costi, sia per l’organizzazione sanitaria provinciale». «Faccio presente – aggiunge Mezzogori – che gli accordi sottoscritti da Errani con la comunità comacchiese nel 2001 e nel 2006 sono stati ratificati dalla Conferenza territoriale socio- sanitaria. Di punto in bianco, senza smentirli, si inventano una nuova programmazione sanitaria e a questo noi ci opponiamo con forza». Durante la manifestazione promossa dalla Consulta per questa sera, Mezzogori elencherà tutte le tappe di una battaglia pacifica ultradecennale, volta a salvaguardare i 13 milioni di euro di denaro pubblico investiti per la ristrutturazione dell’ospedale San Camillo, contro il disegno di trasformazione dello stesso in Casa della Salute, come invece deliberato nella seduta della Conferenza territoriale socio sanitaria del 26 giugno scorso.
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Nel frattempo, prosegue ininterrottamente da 36 giorni un presidio fisso di sostenitori della Consulta Popolare per il San Camillo al secondo piano dell’ospedale stesso, per un nuovo braccio di ferro con la Regione.
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Caspita.. Queste sono effettivamente questioni spinose. Speriamo vada tutto per il meglio.. almeno per le cose così importanti come la salute!
Sono anni che lottano, speriamo non gli girino le carte in tavola all’ultimo minuto, come sono soliti fare certe persone che promettono, promettono e poi niente!!!
si deve sempre lottare per le cose giuste… ti abbraccio Pif
Si Rebecca, hai perfettamente ragione!!
Abbraccio a te, Pat
es ist nur schade, dass sowas immer Kampf braucht, möge es für dich ein guter Tag sein, Klaus
Ja, so etwas muss man immer kämpfen jetzt zu bekommen.
Guten Tag , Sie zu Klaus
Ciao, Pat
Mai mollare !
Mai. Grazie!!!
Grazie,per farci vedere e sapere queste informationi Pat.
Grazie a te Massi e a chi le legge!!!
Credo che sia il tuo papà.
In ogni caso, merita il più grande appoggio, cara Pat!
Il mio papà??? Ahhh dici Manrico !! No, non è mio padre, anche se il cognome è uguale non c’è parentela, però merita appoggio, sta facendo veramente tanto.
Grazie Alessandra 🙂
Keep up the good fight…
Thank you 🙂
Anche qui da me è una lotta continua per salvaguardare l’ospedale. Assurdo.
Sono cose che non stanno bene in una società civile.
😦
Si, è assurdo. Con la scusa di fare centri migliori chiudono gli ospedali più piccoli e mettono in difficoltà tante persone, specialmente se anziane!! 😦